Il bianco come colore di stampa

Il bianco è un colore di stampa

La prima cosa che ho imparato quando ho iniziato ad occuparmi di grafica è che il bianco non è un colore: quando si progetta una grafica e si mettono delle scritte bianche su dei fondi colorati, quel bianco verrà considerato come un “buco”, infatti di solito si usa l’espressione “ testo bucato”. Bene!

La seconda cosa che ho imparato è che quanto detto sopra è falso!
Il bianco è anche un colore di stampa! 

Mi spiegherò meglio.

QUANTI BIANCHI ESISTONO?

Nella maggior parte dei casi, come ho detto all’inizio, il bianco sarà dato dall’assenza del colore. Quello che vedrò non sarà una stampa ma il fondo della carta.

Ma chi mi dice che il fondo è veramente bianco?🤨

Una delle principali caratteristiche della carta è proprio il suo punto di bianco: detto con parole scarne la quantità di luce blu che viene riflessa. Per questo una carta che riflette l’80% sarà più bianca di una che ne riflette il 70% e così via.

Il bianco ideale per questo non può esistere, anche se esistono carte che riescono a riflettere fino al 95% grazie agli sbiancanti che vengono dati in fase di lavorazione e che tolgono la naturale tendenza al giallo della carta.

Non so se vi è mai capitato di avere  campioni o schede tecniche di cartiere, la prima cosa che noterete sarà proprio il punto di bianco ( oltre alla “mano”, alla lucentezza e ad altre sensazioni bellissime che solo accarezzando un foglio si possono sentire).

Detto questo quando andremo a progettare un lavoro dovremmo tener di conto del supporto sul quale stamperemo.

CHE VUOL DIRE?

Se progetto una scheda prodotti con delle magnifiche foto e dei colori brillanti il risultato finale sarà ben differente da quello prefissato se verrà stampato su una carta più o meno bianca.
👉 I colori, dato che in quadricromia sono trasparenti, prenderanno il colore del fondo ed i risultati saranno diversi.

Questo è uno degli aspetti che dovete tenere presente quando parlate con il cliente: un’immagine vista sullo schermo non sarà mai come una stampata, ma sapere anche il tipo di supporto, il suo punto di bianco e la sua porosità vi aiuterà a trasmettere l’idea che avete in mente e a non tradire le aspettative del cliente.

MA ALLORA IL BIANCO NON SI STAMPA?

Al contrario, il bianco si stampa e anche molto più spesso di quello che si crede.

Esiste un vero e proprio colore bianco che può essere utilizzato nella stampa offset, ma va ricordato che questo non è totalmente coprente e che rimane grigio se utilizzato su vaste aree o su parti che dovrebbero essere bianche: in questo caso è meglio stamparlo due volte. Ma se devo utilizzarlo per aumentare dei tocchi di luce o fare piccole parti e la carta non è scurissima direi che l’effetto finale è ottimo e si noterà la differenza con il fondo più scuro.

In più non dobbiamo pensare solo alla carta, ma esistono una quasi infinità di materiali stampabili come esistono diversi metodi di stampa. Uno dei miei preferiti, come ho detto spesso, è la serigrafia. Grazie a questa è possibile fare dei bianchi con un’elevata copertura ed è anche possibile stampare successivamente altri colori o una quadricromia. Possiamo stampare dei fondi coprenti e dopo passare all’offset, anche se questa operazione comporta sicuramente una progettazione che tenga conto che la carta e i relativi crocini per stampare i colori successivi tenderanno ad avere una distorsione e la registrazione sarà molto complicata. Ma se devo stampare dei colpi di luce o altre cose che mi vengono in mente, sicuramente la serigrafia ha il potere coprente migliore.

Cosa si fa in una serigrafia?
In serigrafia, è possibile stampare fondi bianchi su basi laminate, su trasparenti, pelle, su cartone e su tutto quello che ci capita di stampare. L’importante è decidere in fase di progettazione quello che voglio ottenere.

Per ultimo adesso è possibile stampare fondi bianchi anche con le stampanti digitali: anche queste hanno un apposito colore bianco che ci permette di stamparlo come un normale colore, solo che è coprente.

Concludendo: il bianco è infinito come lo sono i colori! Il buon risultato di un lavoro dipende sempre da come lo abbiamo pensato e dalle nostre conoscenze tecniche che ci permetteranno di immaginarsi quello che vedremo.

😉 Per finire un consiglio grafico: quando preparerete il vostro file per la stampa del bianco, trattatelo come un colore aggiunto. Se lavorate in vettoriale vi consiglio di farvi un colore “Tinta Piatta” (il colore che più vi aggrada) e utilizzarlo dove poi vorrete vedere il bianco. Se farete un fondo coprente lo utilizzerete all over. Se invece preferite usare photoshop aggiungete alla quadricromia un “Nuovo Canale Tinta Piatta” e su questo metterete tutto quello che vi servirà in bianco.

Spero che l’articolo vi sia di aiuto. Buona lettura!

Saluti
Roberta Dalla Valle