Facile la vita oggi! Noi, con i nostri computer ogni volta che progettiamo grafiche o impaginazioni, con un semplice scorrimento del mouse possiamo scegliere fra centinaia di font: modernissimi bastoni, eleganti graziati, corsivi, handwriting… la più vasta scelta per meglio sottolineare la “personalità” della nostra creazione, ma prima dell’era del computer come facevamo?
Ho ancora il ricordo di quando a scuola ci facevano ricostruire le lettere con righelli, squadre e compasso e per concludere la tortura, il ripasso a china, esercizi noiosi ma che sicuramente davano il senso e la consapevolezza di come la creazione di una lettera o di un font non sia un gioco da ragazzi.
Alcuni dei caratteri tipografici che usiamo sono stati creati da persone “reali“, grandi artisti e tipografi che con le loro opere hanno accresciuto l’estetica del bello. Fra questi, oltre all’incisore francese Didot e all’inglese Baskerville come non ricordare il grandissimo Giambattista Bodoni.
Quest’anno ricorre il bicentenario della sua morte: non solo un grande tipografo, incisore e stampatore italiano ma, soprattutto l’esempio di come l’Italia e i suoi artigiani siano stati indispensabili per il mondo della stampa e della tipografia.
Nel 1798 Bodoni disegnò un carattere così preciso, contrastato e con delle grazie lineari che diventerà la base di partenza dei caratteri moderni; l’opera più famosa “Manuale tipografico“ raccoglie caratteri romani, maiuscole, caratteri greci e orientali, fregi, numeri e segni che rappresentano il vasto e mirabile lavoro di questo grande artista. Nella sua prefazione al manuale, Bodoni espose i quattro principi che costituiscono la bellezza di una famiglia di caratteri:
- regolarità: una lettera è regolare se si conforma ad uno schema che la definisce
- nitidezza: una lettera è nitida se ha le qualità di leggibilità richieste
- buon gusto: una lettera è di buon gusto se è sobria
- bellezza: una lettera è bella se non dà l’impressione di essere stata eseguita di fretta, ma grazie a una lenta analisi e ad un lavoro appassionato.
L’editore tedesco Taschen ha ripubblicato in due volumi e in edizione limitata il suo Manuale Tipografico, 1208 pagine di ineguagliabile bellezza per questa “Bibbia“ della tipografia. Un libro immancabile nella libreria di ogni grafico.
Se avete ordinato il manuale nell’attesa potete dare uno sguardo a questo video, dove un alfabeto animato prende vita ed il font utilizzato è proprio il Bodoni… perché alla fine il Bodoni è sempre una certezza!
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Saluti
Roberta Dalla Valle