Stampare per il tatto: floccatura

Stampa floccata

Come si dice: la moda è tutto quello che passa di moda… ma che alla fine ritorna!

Fra le tecniche di stampa una delle mie preferite è sicuramente la serigrafia perché molto eclettica sia per la tipologia di materiali da stampare che per l’uso differente dei pigmenti; in più la trovo ottima quando c’è bisogno di quel “piccolo niente” in più che dona ad un lavoro unicità e pregio.

Fra le varie nobilitazioni che si possono fare in serigrafia quella della floccatura è sicuramente una delle più belle.

Per realizzarla bisogna fare un normale telaio da serigrafia con un numero di fili abbastanza basso (io faccio preparare un 43 fili) dove andremo a mettere un inchiostro tipo “colla”; successivamente il nostro materiale stampato passerà sotto delle “floccatrici elettrostatiche” che manderanno delle fibre, spesso sintetiche, che resteranno attaccate alla stampa.

L’effetto finale è sicuramente strabiliante: grazie alle innumerevoli tipologie di fibre, possiamo ottenere tantissimi effetti, da quello tipo velluto, ad uno più grossolano.

In più è possibile, avendo più macchine, fare delle floccature a più colori.

L’utilizzo maggiore è sicuramente quello nel campo della moda e degli accessori: dalle magliette con loghi o nomi stampati, come ad esempio le vecchie maglie da ciclismo prima dell’avvento della stampa digitale per produrre carte sublimatiche, fino ad arrivare alla stampa su pelle e stoffa per produrre accessori.

Ma io credo che sia interessante anche come mezzo per nobilitare dei lavori fatti in tipografia o stampati in digitale. Come dicevo prima è sufficiente creare un telaio serigrafico, metterlo a registro con lo stampato che già abbiamo e iniziare a stampare la parte che vogliamo con la floccatura: né più né meno di quello che si fa, ad esempio, quando vogliamo stampare con la verniciatura trasparente UV.

La floccatura è una piccola nobilitazione sicuramente di grande impatto: basta sempre sapere come funziona… le idee vengono successivamente!

 

Saluti
Roberta Dalla Valle

 

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